1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un figlio del meridione, il bambino che ero è divenuto adulto in un grande giardino e all'ombra di una coppia di salici che, purtroppo, adesso non ci sono più. Sin da piccolo ho amato la lettura, una passione tramandatami dai miei genitori: sono stato da sempre abituato a considerare come qualcosa di consueto quello di trovarmi faccia a faccia con grattacieli di decine di libri, dalle copertine dei più diversi colori e dei più differenti generi. Iniziai a scrivere quando cominciai a temere che le storie da scoprire potessero conoscere la propria fine: l'unico modo per evitare che ciò accadesse consisteva nel crearne io stesso di nuove; i personaggi sono immortali, le vicende intessono una trama infinita, finché non sono io a decidere il contrario.